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Sacro e contemporaneo, il corpo unico

Non vi è una forma dell’arte contemporanea privilegiata a significare il sacro e non vi è una forma del sacro eletta al primato della sublimazione artistica. Il sacro è una domanda totalizzante cui non sfugge alcun aspetto della realtà che è sempre e comunque sua incarnazione.  Il sacro è sempre contemporaneo ed essenza di ogni fenomeno, supera ogni logica di stile per arrivare dritta alla sostanza dell’ incontro.

Raul Gabriel

Dalla riflessione di Raul Gabriel pubblicata sulla rivista di Vita e Pensiero, editrice dell’Università Cattolica :

La sirena e il pavone

“(…) Non si può avere libertà senza sperimentarne lo spaesamento. Possiamo ridisegnare le forme, evolvere la relazione tra significato e simbolo verso una fase nuova. A patto di affrontare l’ignoto, rinunciare a pregiudizi e rendite di posizione, a patto di voler aprire all’altro e agli altri. Non vedo oggi conflitti inediti nel secolo scorso e in quelli precedenti. Il duello tra la forma, la sua verità e la solidità della sua struttura è sempre lo stesso, mai risolvibile una volta per tutte, per fortuna. Oggi più che mai avviare un percorso produttivo nell’arte al servizio del sacro e nell’arte tout-court, significa praticare confronto, condivisione e sperimentazione. (…)”

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